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Punti di vista

Nelle pagine di idee che sono in formazione non può non essercene una dedicata al confronto sull’analisi dei fatti e sulla loro interpretazione.
Apriamo qui uno spazio per chi ci segue e per chi trova spunto per nuove riflessioni, invitando tutti a commentare e dar così forma alle nostre idee.

25 aprile. Resistenza Patria Socialismo

A ormai due anni dall’insediamento di un governo che per bocca della sua (anzi, suo) Presidente del Consiglio post-post-post-fascista evoca ogni momento la parola “nazione”, risultano particolarmente utili, giunta l’occasione del 25 aprile, le parole che in un articolo intitolato ‘Il patriottismo dei comunisti ‘Palmiro Togliatti faceva stampare su “Rinascita” all’indomani della Liberazione

Papa Francesco l’è minga un pirla

Il titolo di questo articolo non vuole essere provocatorio e men che meno irrispettoso, tutt’altro. Rende omaggio, piuttosto, a un articolo che fece epoca nel giornalismo economico di questo paese e che riguardava l’allora giovane rampante Silvio Berlusconi.

Manicomio militar-industriale

L’Europa, già azzoppata economicamente (per scientifica decisione statunitense) da due anni di guerra, si appresta, almeno nella sua fantasia, a dotarsi di un suo piccolo complesso militar-industriale.

Porta Romana bella, non sei di Catella

Ieri Manfredi Catella, amministratore delegato di Coima, ha parlato in pompa magna dello stato dei lavori di edificazione del Villaggio olimpico allo scalo di Porta Romana, il cui completamento è previsto per luglio 2025. Come da tradizione, è stata piantata sul tetto la bandiera italiana, con la solita retorica sull’opera “patriottica” che di questi tempi va tanto di moda.

Mobilitazione totale

Le classi dirigenti dell’Occidente collettivo (dovremmo dire gli Stati Uniti ma gli europei hanno perduto – posto che mai l’abbiano avuto – qualunque margine di azione autonoma e appaiono come dei ventriloqui della Casa Bianca) non hanno un piano B e non se lo vogliono dare. Si sono troppo esposte nella guerra totale contro la Russia, apice visibile di un ben più vasto cozzo di blocchi che vede come posta in palio il mantenimento dell’ordine geopolitico a egemonia americana.

Tajani e la necessità della chiarezza

A Tajani andrebbe ricordato che le SS naziste non erano una milizia armata di un paese disperato, occupato e sotto assedio da decenni -la Palestina- ma un corpo armato di un paese allora più potente del mondo, la Germania, che opprimeva con stragi di civili e deportazioni chiunque osasse opporsi alla occupazione tedesca.

Quelli che… senza guerra siamo rovinati!

Mano a mano che si fa più chiaro che gli Stati Uniti hanno intenzione di ridimensionare il proprio impegno nella guerra russo-ucraina, cresce a vista d’occhio la schiera delle vedove inconsolabili, almeno nel variopinto mondo di quello che un tempo chiamavamo giornalismo e oggi sarebbe forse meglio chiamare ufficio stampa dell’Impero.

Parole

“Allibisco quando sostituiscono i diritti umani con la “ragione della vendetta”, facendo di questo concetto la nuova cultura del diritto internazionale.
Trovo impossibile che non vengano i brividi a chi ripete tranquillamente in TV il concetto: Sono animali.”

Pace. Le occasioni (volutamente) perdute

Scopriamo ora che nel 2021 si perse una ultima, straordinaria occasione per sistemare l’intera questione della sicurezza reciproca tra Russia e paesi Nato, e per scongiurare quel conflitto che nell’aria cominciava da mesi a percepirsi.